Antonio La Rosa, (Calasetta 1976), è un artista e un libero pensatore.
Ha recitato nei teatri italiani per quindici anni e oggi vive a Roma dove dedica il suo tempo in prevalenza alla scultura, alla pittura e alla scrittura di pensieri poetici.
In modo del tutto casuale inizia il suo percorso pittorico, che sviluppa nel seguire le orme di artisti frequentati tra Italia e Germania. In parallelo si dedica alla scultura, nel cui ambito usa legno, pietra, marmo, polistirene e come materiale principale il ferro, forse per voler rendere omaggio alla tradizione calderaia della sua famiglia. Infatti, i primi contatti con il ferro li ha avuti in giovane età quando entrò nell’officina metalmeccanica del padre, dove gli sfridi, così si chiamano gli scarti di lavorazione, lì sparsi ovunque, sono stati invitanti muse ispiratrici di oggetti immaginari che in seguito hanno preso vita concreta in forma scultorea.
Acquisisce un importante arricchimento artistico dall’incontro con lo scultore Pinuccio Sciola, avvenuto
negli ultimi anni della vita del Maestro.
Nel 2015, in una sua mostra personale, EQUILIBRI INSTABILI, all’EXMA - Exhibiting and Moving Arts sotto il Patrocinio del Comune di Cagliari, inizia il progetto SporchiAmoci le Mani di Vita, che ad oggi conta numerose tele e murales, alla cui realizzazione hanno partecipato diverse migliaia di persone; inoltre, da quell’anno continua a tenere degli incontri sull’arte con gli alunni di scuole elementari, medie e superiori.
Sempre nel 2015, pubblica pure il suo primo libro dal titolo Pensieri sparsi fra equilibri instabili, che racchiude esperienze di arte e vita.
Nel 2016, realizza l’opera Twin Towers Embrace, esposta nel lungomare artistico di Golfo Aranci in Costa Smeralda.
Durante lo stesso anno, realizza un murale di circa 40 metri quadrati, per volontà dell’Associazione Me Amigos del Comune di San Sperate Paese Museo, patrocinato dalla Fondazione Sardegna, con il benestare del Maestro Pinuccio Sciola, al quale verrà dedicato.
Nel 2017, fa una mostra personale di pittura e scultura, Sentieri sospesi, nelle sale espositive di Azimut a Roma.
Nel 2018, viene scelto dal Comune di Vinci al fine di realizzare un monumento commemorativo per i cinquecento anni dalla scomparsa di Leonardo, per il quale crea Genius, opera di 7,5 metri in acciaio COR-TEN.
Nel 2019, riceve il premio artistico Ponte Vecchio a Firenze.
Nel 2020, presenta l’anteprima dell’installazione The Shark Secret a Porto Rotondo.
Nel 2021, inaugura la sua personale Metropolis.01 alla galleria Pavart di Roma, espone la sua opera Trasparenze al parco Terraarte di Blera, apre la stagione dell’estate romana con la mostra Sentieri sospesi 2.1 a Citylab presso l’ex cartiera della Zecca di Stato e partecipa alla I Edizione della Fiera Internazionale Arte in Nuvola a Roma.
Nel 2022, inaugura, con una collettiva a Tuscania, Arte ai confini della Bioetica, la VII Edizione della Biennale di Viterbo, dove nel Museo Colle del Duomo partecipa anche alla mostra SANKTA e a dicembre crea la residenza artistica, VIVO DOVE STO, durante la quale realizza una tela di circa 220 cm x 460 cm, che poi taglia in mille segnalibri.
Nel 2023, pubblica la sua seconda raccolta di pensieri poetici con lo stesso titolo dell’evento, VIVO DOVE STO, nelle cui copie inserisce i mille segnalibri e partecipa alla III Edizione della Fiera Internazionale Arte in Nuvola a Roma.
Nel 2024, pubblica due cataloghi, Metropolis.01 e Sentieri sospesi 2.1; prende parte al concorso letterario Liberevento, vincendo il primo premio sia per il miglior libro 2024, con l’opera VIVO DOVE STO, sia per la miglior poesia con L’elegia di un milite ignoto; installa la sua nuova opera di land art Atlantide.2 sulle rive della Sardegna; a Roma partecipa alla mostra Alchimia del carbone presso l’ISA, Istituto Superiore Antincendi, con l’installazione Papaveri e la danza del mondo, per la quale riceve una menzione speciale dal comando dell’ISA, alla Fiera Internazionale The Others Art Fair a Torino e alla IV Edizione della Fiera Internazionale Arte in Nuvola a Roma.
Negli anni, espone sotto il Patrocinio dei Comuni sia di Cagliari sia di Roma come nelle città di Milano, Piacenza, Catanzaro, Viterbo, Porto Rotondo, Porto Cervo e Nizza.
Le opere di Antonio La Rosa sono entrate in diverse collezioni private di rilevante fama.