luciana bertorelli

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Biografia di luciana bertorelli

Pittrice, scultrice, Luciana Bertorelli è nata a Bedonia (Parma).
Vive e opera a Savona, presso "l´Officina d´arte Spazio Gaia". A Genova si diploma al Liceo Artistico "N. Barabino": è allieva del pittore NOBILE e dello scultore BARBIERI. Frequenta i corsi di pittura all´Accademia Ligustica di Belle Arti. Apre il suo primo studio in via S. Luca (Genova). Ad Albissola Marina, presso il circolo N. Poggi "Amici della ceramica", si accosta al mondo della ceramica che approfondisce con i maestri Garbarino, Cimatti, Tripaldi. Numerose le collettive: S. Margherita ligure, Genova, Piacenza, Milano, Albissola Marina, Busto Arsizio, Vado Ligure, Quiliano, Sanremo, Castellamonte, Savona, Cerro di Laveno, Roma, Perugia, Noli, Spotorno, Pietra Ligure. Personali a: Piacenza, Bedonia (Parma), Castello di Bardi (Parma), Albissola Marina, Roma, Savona, Quiliano. Hanno scritto di lei: S. Godani, B. Cardaci, L. Savorelli, A. Curà, G. De Gregori, M. T. Castellana.

"L´artista privilegia l´utilizzo di olii sui quali interviene dando vita ad originali tecniche miste, ottenute con l´ausilio di sabbie, reti e garze, che oltre a movimentare la superficie pittorica, acuiscono l´intensità della valenza simbolica che la Bertorelli attribuisce a questi elementi, aventi una funzione che va´ al di là delle semplici finalità decorative. Innanzitutto le sabbie e le reti permettono all´artista di giungere ad una sorta di tridimensionalità pittorica, e soprattutto di esprimere il dualismo dell´uomo contemporaneo, oscillante tra pensiero e azione, progettualità e fallimento, storia e vita. " - Livia Savorelli

"L´artista crea in una dimensione onirica, un "atro posto", un "altrove" dove realizzare l´armonia, per un´esigenza di equilibrio ed euritmia che è racchiusa nelle forme compatte, simili alla cellula generatrice di vita: nelle piccole sculture si predilige la forma ovoidale che si apre nelle piastre, dove si esprime il desiderio di spaziare ed elevarsi. La ricerca porta a trattare la materia in modo differente. L´artista lascia le superfici scabre, le copre con ossidi, esegue cotture RAKU. Forte è l´esigenza di foggiare la materia duttile e malleabile, terra madre e generatrice di forme. " - Gabriella De Gregori

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